L’altra sera, su LA7, ho visto l’intervento di Angela Morelli intitolato “L’acqua invisibile”. Voglio darne visibilità a chiunque passi per questo blog perché ritengo che ne valga la pena, per tanti motivi.
Innanzitutto, espone in breve e con parole semplici un problema enorme e complesso che tutti sono portati a sottovalutare. Secondo, perché dimostra che esistono alternative all’enorme quantità di spazzatura che la TV ci getta addosso; basta cercarle. Terzo, perché finalmente si punta su un modello diverso di donna, per cui l’attenzione è spostata sulla materia grigia anziché sul silicone…