Stasera ho letto l’editoriale del Corriere della sera scritto da Piero Ostellino. Visto che ha scritto cose a cui pensavo anch’io, voglio condividere con voi un breve estratto.
Perché nelle dodici tavole di Romano Prodi non ci sono più né il decreto Gentiloni sulla riforma della televisione che penalizzerebbe Mediaset né quello sul conflitto di interessi di Silvio Berlusconi? Perché solo adesso Prodi dice che vuole dedicare molto del suo tempo alla riforma del sistema elettorale in modo da andare alle elezioni, quando sarà ora, con un sistema che dia maggiore stabilità alla maggioranza che le vincerà e al governo che ne uscirà?
Perché lo stesso Berlusconi ha evitato di chiedere al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, elezioni anticipate, come chiede ora in polemica con Casini e Fini, che non le vogliono? Ultima domanda, che è anche la possibile risposta a quelle precedenti: è del tutto inimmaginabile che fra i due si sia consumato un accordo che li garantisce entrambi?
Prodi, con la promessa di fare un nuovo sistema elettorale, ha sottoscritto una polizza di assicurazione sulla vita di almeno un anno, se non di più. Berlusconi si è tolto dai piedi due provvedimenti sui quali il governo aveva scommesso.
Sapete, questa ipotesi non mi pare così remota. Non sarebbe la prima volta che gli interessi dei cittadini e del Paese passano in secondo piano…
Mi domando se in Italia, prima o poi, ci sarà un parlamentare che non pensi innanzitutto ai propri interessi personali…
I soldi e la fama cambiano irrimediabilmente la vita! In peggio.