Ho appena letto un articolo intitolato “Apple adesso vale più della Polonia o del Belgio“.
Quando leggo articoli di questo tipo mi altero molto, non tanto per la notizia (che comunque è un dato di fatto), quanto piuttosto per le implicazioni di una tale affermazione.
Apple supera per la prima volta i 500 miliardi di dollari di capitalizzazione: una cifra irraggiungibile anche per diverse nazioni europee.
[…] Le dimensioni della valutazione di Apple diventano più chiare se si fa un paragone con il prodotto interno lordo di Polonia, Belgio, Svezia, Arabia Saudita o Taiwan. Il PIL della Polonia nel 2011, infatti, si è fermato sui 499 miliardi di dollari […]
Un paragone di questo tipo è molto rischioso, in quanto sottintende una logica (a mio avviso, deleteria) che negli ultimi anni ha preso piede: un tale paragone suggerisce ai lettori che al giorno d’oggi una azienda equivale ad uno stato; anzi, un’azienda è anche meglio di uno stato perché vale di più!
Ma cos’è questo valore? Il denaro (“Apple vale 500 miliari di dollari, la Polonia 499”).
… ma il denaro è un valore solamente all’interno di un mercato. Giustamente un’azienda agisce all’interno di un mercato, ma supporre che uno stato agisca esclusivamente all’interno di un mercato è una logica quantomeno deviata!
Gli stati sono nati al servizio della società, come istituzioni formali per regolare e aiutare la vita delle persone. Gli stati sono nati ponendo la persona al loro centro. Negli ultimi anni invece, l’attenzione è stata abilmente spostata all’economia e così, ora, gli stati sono prevalentemente al servizio delle aziende e delle banche, ritenendo le persone addirittura sacrificabili.
Basti pensare alle pessime condizioni lavorative a cui ci stanno costringendo per abbassare i costi delle aziende (si veda, ad esempio, la rinuncia alle condizioni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro a cui la FIAT a costretto i suoi dipendenti di Pomigliano e Mirafiori); al fatto che la politica ha accantonato argomenti fondamentali come ad esempio il testamento biologico o i diritti delle coppie di fatto per parlare di manovre finanziarie o tagli nella Pubblica Amministrazione; al fatto che nei TG ora parole come spread, bond, BCE (Banca Centrale Europea), costo del petrolio, sono entrate nel vocabolario quotidiano.
Mi piacerebbe che si pensasse un po’ meno ai soldi e un po’ più alle persone e alla loro dignità. E’ necessario uscire al più presto dalla logica del mercato e del profitto e (ri)scoprire la nostra umanità.
Mai e poi mai qualcuno mi convincerà che una mela vale più di una persona!