Citazioni, Libri, Riflessioni

Amicizie stimolanti

Era sempre disposto a tagliar la corda, e si sapeva che andando con lui non si facevano soltanto giochi da ragazzi, non si perdeva l’occasione – capitava qualcosa ogni volta, si parlava, s’incontrava qualcuno, si trovava un nido speciale, una bestia mai vista, s’arrivava in un posto nuovo – insomma era sempre un guadagno, un fatto da raccontare. E poi, a me Nuto piaceva perché andavamo d’accordo e mi trattava come un amico. Aveva già allora quegli occhi forati, da gatto, e quando aveva detto una cosa finiva: «Se sbaglio, correggimi». Fu così che cominciai a capire che non si parla solamente per parlare, per dire «ho fatto questo» «ho fatto quello» «ho mangiato e bevuto», ma si parla per farsi un’idea, per capire come va questo mondo. Non ci avevo mai pensato prima. […]

A me ascoltare quei discorsi, essere amico di Nuto, conoscerli così, mi faceva l’effetto di bere del vino e sentir suonare la musica. Mi vergognavo di essere soltanto un ragazzo, un servitore, di non sapere chiacchierare come lui, e mi pareva che da solo non sarei riuscito a far niente. Ma lui mi dava confidenza, mi diceva che voleva insegnarmi a suonare il bombardino, portarmi in festa a Canelli, farmi sparare dieci colpi nel bersaglio. Mi diceva che l’ignorante non si conosce mica dal lavoro che fa ma da come lo fa, e che certe mattine svegliandosi aveva voglia anche lui di mettersi al banco e cominciare a fabbricare un bel tavolino. «Cos’hai paura» mi diceva, «una cosa s’impara facendola. Basta averne voglia… Se sbaglio, correggimi».

“La luna e i falò”, Cesare Pavese

Learning to fly © *Psycho Delia*
Personale

Dottore Magistrale in Ingegneria Informatica

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Innanzitutto desidero ringraziare profondamente Emanuele Della Valle, esperto di Semantic Web, che da più di un anno mi guida verso nuovi affascinanti traguardi. Lo ringrazio per avermi dedicato molto del suo prezioso tempo, in buona parte speso a riflettere su questo lavoro.
Ringrazio Alessandro Ghioni e Davide Cerri per i consigli riguardo ai sistemi peer-to-peer e in particolare alle DHT, oltre ai suggerimenti scaturiti dopo diversi incontri.
Ringrazio anche Irene Celino e Dario Cerizza per il supporto nella parte del Semantic Web.
Desidero ringraziare ovviamente anche lo stimato professor Stefano Ceri, che ha saputo valorizzare questa tesi.
Inoltre, ringrazio il CEFRIEL che ha messo a disposizione lo spazio, gli strumenti e le tecnologie necessari a realizzare questo lavoro.
Ritengo doveroso ringraziare anche tutti gli amici che mi sono stati accanto in questo lungo percorso, per il loro supporto e la loro allegria che spesso ha distolto la mia attenzione dai problemi, scacciando lo scoraggiamento e la paura.
Infine, rivolgo estrema gratitudine alla mia famiglia. In particolare, sono profondamente debitore ai miei genitori, che hanno sempre assecondato le mie scelte, esaudito i miei desideri, permesso di realizzare i miei sogni e, soprattutto, contribuito a formare la persona che sono. Spero, un giorno, di poterli ripagare della loro generosità.
Se invece volete leggere l’articolo riguardante la mia tesi e pubblicato per la conferenza DAIS 06, cliccate qui: PAGE: a distributed infrastructure for fostering RDF based interoperability.
Riflessioni

C’è meritocrazia… per gli amici.

Primo fatto.
Proprio ieri sera, un mio caro amico che vedo raramente mi ha raccontato quello che gli è accaduto negli ultimi tempi.
In particolare, ha voluto cambiare università e fortunatamente gli hanno convalidato tutti gli esami che ha fatto. Sì, però… favorito dal fatto che è stato accompagnato da una lettera di presentazione scritta da un suo amico che era pure uno stimato amico del professore che si è occupato di convalidare gli esami.
Secondo fatto.
In questo ultimo periodo io ho ricevuto un’interessante offerta di lavoro da un’azienda. L’azienda è la stessa in cui lavora la persona che mi ha aiutato nella mia tesi. Lui ha insistito tanto, finché è riuscito a convincere i suoi datori di lavoro ad offrirmi un contratto, sebbene l’azienda avesse deciso di non assumere più nessuno nell’immediato futuro.
Terzo fatto.
Riguardo a uno scandalo esploso nelle ultime settimane, voglio solo evidenziare alcuni componenti della GEA World, società di procuratori del calcio italiano.
Si parla di Alessandro Moggi (figlio di Luciano, direttore generale della Juventus), Andrea Cragnotti (figlio di Sergio, ex presidente della Lazio), Chiara Geronzi (primogenita di Cesare, numero uno di Capitalia, il gruppo bancario che tiene forzosamente in piedi la Lazio e che ha importanti rapporti anche con Perugia, Parma e Roma), Francesca Tanzi (figlia di Calisto, numero uno di Parmalat e Parma, nonché membro del consiglio di amministrazione della stessa Capitalia), Riccardo Calleri (figlio di Gian Marco, ex presidente di Lazio e Torino), Giuseppe De Mita (figlio dell’ex segretario Dc, Ciriaco, ed ex addetto stampa della Lazio) e Davide Lippi (figlio di Marcello, allenatore dell’Italia).
Morale.
Ma dov’è finita la meritocrazia? L’uguaglianza? Le pari opportunità?
Mi viene in mente un episodio del libro “La fattoria degli animali” di George Orwell. Dopo la rivoluzione con la quale gli animali scacciano i padroni dalla fattoria, sul muro del granaio vengono scritti sette comandamenti: l’ultimo recita “Tutti gli animali sono eguali”. Poco alla volta, i maiali acquistano sempre più potere e col tempo prendono il comando della fattoria. Alla fine, sul muro, i sette comandamenti lasciano il posto ad una sola frase: “TUTTI GLI ANIMALI SONO EGUALI MA ALCUNI ANIMALI SONO PIU’ EGUALI DEGLI ALTRI”.
Epilogo.
In Italia tutti predicano la meritocrazia, ma alla fine sono molto più diffuse le raccomandazioni.
Prima o poi, tutti si trovano ad accettare od offrire un’opportunità che passa attraverso parenti/amici/conoscenti. E’ inevitabile. E’ nel DNA degli italiani.
La meritocrazia esiste. Sì… solo per gli amici, però!